Pubblicato da nonamebologna
Il #Primo Maggio, presso la Sala Dibattiti della Festa dell’Unità di #Bolognaalla #Montagnola
Nicola Gratteri – Magistrato, Presidente Commissione elaborazione proposte normative per la lotta alle mafie
e
Antonio Nicaso – Giornalista e Scrittore
presentano il libro
ORO BIANCO. Storie di uomini, traffici e denaro dall’impero della cocaina. (ed. Mondadori)
Conduce Alessandro Gallo.
L’incontro è organizzato da #Caracò editore con la collaborazione di Rete #NoName – #Antimafia in movimento (Bologna) e l’ospitalità del Partito Democratico di Bologna.
Informazioni su nonamebologna
Rete NoName nasce quasi per caso da un gruppo di amici che, avendo iniziato a confrontarsi sul tema della mafia, ha sentito l’esigenza di sensibilizzare altri ragazzi su questo problema, in modo da gettare le basi per un impegno concreto e consapevole. È su questo spirito che si fonda il nostro percorso che, ormai, va avanti da più di tre anni e si arricchisce sempre più con esperienze che hanno coinvolto anche grandi nomi della lotta alla mafia e varie realtà che, come la nostra, sono impegnate su questo campo.
Tra le persone con cui abbiamo avuto il piacere e l’onore di collaborare, ricordiamo Gian Carlo Caselli, Rosario Crocetta, Marco Travaglio, Lirio Abbate, Libero Mancuso, Giovanni Impastato, Pino Maniaci, Riccardo Orioles, Loris Mazzetti e molti altri ancora che, con il loro esempio, ci hanno mostrato e spiegato in quanti modi è possibile portare avanti la lotta alla mafia.
Oggi Rete NoName è diventata una vera e propria associazione, parte della rete di Libera. Dal 2009, in collaborazione proprio con Libera, abbiamo intrapreso un percorso che ha come obiettivo quello di rilevare e analizzare tutta la storia dei beni che sono stati confiscati alle mafie nel territorio emiliano-romagnolo, naturalmente concentrando la nostra analisi soprattutto sui beni confiscati nella città di Bologna e nella provincia.
Il lavoro, tutt’ora in fase di svolgimento, si concluderà con la pubblicazione di un libro nel quale sarà presente la “carta d’identità” di ogni singolo bene, in modo tale da poter avere una mappatura dei beni confiscati nel nostro territorio e renderli disponibili per degli usi socialmente utili. Questo progetto è parte integrante del nostro impegno per i mesi a venire, che ci vedranno al lavoro anche con le inchieste sul racket, con l’osservatorio sull’illegalità e i progetti di sensibilizzazione e di promozione delle cooperative che lavorano nei beni confiscati alle mafie.
Sperando di continuare a lungo nel nostro cammino vi invitiamo a seguirci sul web e dal vivo, a iscrivervi alla nostra mailing-list e, perché no, a entrare a far parte della nostra Rete come soci.
Lascia un commento
Comments 0